Combattimento

regia: Claudia Sorace

con: Annamaria Ajmone, Sara Leghissa

drammaturgia e suono: Riccardo Fazi

direzione tecnica: Maria Elena Fusacchia
costumi: Fiamma Benvignati
organizzazione: Martina Merico
grafica: Chiara Fazi
foto di scena: Claudia Pajewski
produzione Muta Imago

con il sostegno di Angelo Mai

compagnia finanziata dalMibact

Combattimento indaga il concetto di amore come guerra, della seduzione come conquista, del desiderio come abbandono di uno stato di tranquillità per entrare in una dimensione di mistero e perdita di sé. 
Tutto ruota intorno ai corpi delle due performer in scena e alla relazione che queste instaurano nel tempo della performance: l’obiettivo è quello di condividere con il pubblico l’esperienza di due persone che cercano di uscire da loro stesse, di trasformarsi per arrivare a incontrare l’altra, attraverso il gesto della danza.
Combattimento è una performance che ha la forma di un contest selvaggio e animale, che parte dallo studio del concetto di “mating” (l’insieme dei movimenti rituali che gli uccelli eseguono per attivare il desiderio e convincere il partner della propria forza e sensualità), attraversa l’ Après-midi d’un faune di Nijinski e arriva fino a Sergio Leone. Un movimento circolare e ipnotico che cerca di investigare l’amore come spinta del desiderio, il desiderio come esibizione di sé, e l’amplesso come scambio e annullamento di identità.

Nel 2017 la Sagra Musicale Malatestiana assieme al Romaeuropa Festival ha commissionato alla compagnia la realizzazione integrale dei Canti Guerrieri di Claudio Monteverdi.
In scena, a dare corpo e voce ai protagonisti dei canti, c’erano Annamaria Ajmone e Sara Leghissa. Ci siamo trovati così bene a lavorare insieme che abbiamo deciso di continuare a farlo, di andare a fondo nello studio di quello che è il cuore tematico ed emotivo dei Canti: Il Combattimento di Tancredi e Clorinda, famoso madrigale rappresentativo che mette in scena, alle porte della città di Gerusalemme, lo scontro tra il cavaliere cristiano e la guerriera araba, il primo innamorato della seconda, ma ignaro della vera identità del suo avversario. Tutto nel Combattimento ruota intorno al concetto di amore come guerra, dell’identificazione tra il combattimento amoroso e quello guerresco; della seduzione come conquista, dell’amore come abbandono di uno stato di tranquillità per entrare in una dimensione di mistero e perdita di sé. Abbiamo voluto indagare il concetto stesso di combattimento, comprenderne la bellezza e le possibilità che contiene. Come dice Gilles Deleuze in Critique et clinique, il combattimento è profondamente diverso dalla guerra: esso porta sempre una trasformazione. Mentre combatte con l’avversario, il guerriero combatte con se stesso, contro il suo io più profondo: è un processo di crescita e di evoluzione, mentre la guerra contempla semplicemente la distruzione dell’altro.